IBM 5160: Il PC/XT
L'IBM 5160, comunemente chiamato IBM PC/XT (eXtended Technology), fu introdotto nel 1983 come evoluzione del PC originale (IBM 5150). Rappresentò un passo importante verso la standardizzazione del personal computer, offrendo maggiore potenza e funzionalità.
Caratteristiche Principali
L'IBM PC/XT ha stabilito un nuovo standard per i personal computer dell'epoca, introducendo funzionalità che diventarono la norma per anni.
Processore: Utilizzava una CPU Intel 8088 a 4,77 MHz, la stessa del PC originale.
Memoria (RAM): Veniva fornito con un minimo di 128 KB di RAM, espandibile fino a 640 KB sulla scheda madre, un'enorme quantità per l'epoca che divenne lo standard "PC-compatibile" per un lungo periodo.
Unità a disco: La caratteristica distintiva e più importante era l'inclusione di un disco rigido da 10 MB (in seguito anche 20 MB). Questa era una novità assoluta per i PC di fascia consumer, eliminando la necessità di cambiare continuamente floppy disk per avviare il sistema operativo e i programmi.
Slot di espansione: Disponeva di otto slot ISA a 8 bit, uno in più rispetto al modello 5150, offrendo maggiore flessibilità per aggiungere schede video, schede di rete e altre periferiche.
Specifiche Tecniche
Chipset: Basato su architettura ISA a 8 bit.
Unità Floppy: Di solito aveva un'unità floppy da 5,25" (360 KB).
Video: La scheda grafica, venduta separatamente, poteva essere una CGA (Color Graphics Adapter) o una MDA (Monochrome Display Adapter). La maggior parte degli utenti sceglieva la CGA per le capacità a colori.
Connettività: Era dotato di porte per tastiera e, a seconda delle schede installate, poteva avere porte seriali e parallele per stampanti o modem.
Sistema Operativo
Il sistema operativo principale era il PC DOS 2.0 (sviluppato da Microsoft e venduto da IBM), che supportava le directory ad albero e gestiva in modo efficiente il nuovo disco rigido. Successivamente, furono usate versioni più recenti come il PC DOS 3.x. Il PC/XT poteva anche eseguire applicazioni progettate per il PC originale e sistemi operativi alternativi come CP/M-86 o QNX.
In sintesi, l'IBM PC/XT non fu una rivoluzione in termini di processore, ma lo fu per il suo storage integrato, che rese il personal computer uno strumento più pratico e potente, aprendo la strada all'era dei PC con hard disk.
Prezzo e Mercato 💰
L'IBM PC/XT era un computer costoso per l'epoca. Il modello base con 128 KB di RAM e il disco rigido da 10 MB costava circa $4.995 negli Stati Uniti, che, aggiustando per l'inflazione, corrisponderebbe a oltre $15.000 di oggi. Nonostante il prezzo elevato, il PC/XT ebbe un grande successo, in parte grazie alla reputazione di IBM e all'affidabilità percepita.
La Scelta della CPU a 8 bit
Molte persone si chiesero perché IBM usò ancora la CPU Intel 8088 a 8 bit (che in realtà era un 16 bit con un bus dati a 8 bit) nel PC/XT, invece del più avanzato 8086 (che aveva un bus dati a 16 bit) o del 80186. La scelta fu motivata principalmente dalla compatibilità. Mantenere la stessa architettura del PC originale (5150) garantiva che i clienti potessero usare senza problemi il software e l'hardware esistenti, il che era cruciale per il successo del prodotto.
Il "Killer App"
Non c'era un'applicazione singola che rese il PC/XT un successo, ma la disponibilità di un disco rigido lo rese ideale per software professionali che richiedevano molto spazio su disco, come i primi database (ad esempio dBase II), fogli di calcolo come Lotus 1-2-3 e i primi programmi di contabilità. La possibilità di avviare il sistema e caricare un programma da un hard disk senza dover gestire più floppy era un vantaggio enorme per gli utenti aziendali.